SUSSURRI AL CHIARO DI LUNA (GEKKO NO SASAYAKI) |
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di Akihiko Shiota, con Kanij Mizuhashi, Tsugumi, Kota Kusano
(Giappone, 1999)
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Dopo l'incontro alla scuola di kendo (un epigono della scherma alla samurai con lunghi bastoni incrociati), dopo la prima notte d'amore, la ragazzina scopre che lui è un "perverso", un masochista e pure un feticista. Ma dei due, non sarà poi lei la più contorta? Lei che l'invita a spiarlo mentre esce, e poi fa all'amore con il rivale? Lei che lo rinchiude nell'armadio per torturarlo coi suoi gemiti d'amore? Non solo una descrizione di un rapporto sado-masochista condotta con sguardo lento, meditato, analitico, stilisticamente molto rigoroso. Ma, trattandosi di adolescenti, una riflessione ancora più interessante sulla difficoltà di accedere all'età adulta nel rispetto dell'altro. Schiave e padrone, certamente: ma l'età, le incertezze, la fragilità di quei personaggi adolescenziali fa lievitare una storia che potrebbe essere anche di semplice voyeurismo in affresco originale e sensibile, spesso ritenuto scabroso, della nascita della sessualità. In Concorso a Locarno nel 1999.
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Il film in Internet (Google)
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Per informazioni o commenti:
info@films*TOGLIEREQUESTO*elezione.ch
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capolavoro
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